IL PROSECCO SOLIDALE DIVENTA ROSÉ
16 novembre 2020
Si conclude con la consegna da parte di Bosco del Merlo di un assegno di 5.000€ a favore di LILT Treviso Ottobre Rosa, il mese della prevenzione del tumore al seno; a fare gli onori di casa durante l’incontro Francesca Paladin, terza generazione della famiglia alla guida dell’azienda.
I fondi raccolti sono frutto del progetto Life in Rosé, che nel corso dell’ultimo anno ha visto Bosco del Merlo impegnata nel destinare una parte del ricavato delle vendite dei suoi vini rosati (Rosé Spumante Brut e Pinot Grigio) a supporto della campagna “Nastro Rosa” di LILT. Come raccontato da Nelly Raisi Mantovani, Vice Presidente LILT Treviso, nonostante l’emergenza sanitaria in corso, nel solo mese di ottobre 2020 l’Associazione ha effettuato oltre 500 visite di controllo.
Ad accompagnare LILT Treviso attraverso questo progetto benefico ci sarà da oggi il nuovo Prosecco Rosé DOC di Bosco del Merlo; con una produzione iniziale di 20.000 bottiglie, con il lancio in Italia e all’estero di pochi giorni fa Bosco del Merlo ha fatto da apri fila nella distribuzione di questa nuova tipologia di prosecco. Secondo i dati forniti dal Direttore del Consorzio Prosecco DOC Luca Giavi ad oggi sono 80 le aziende che hanno scelto di produrre il Prosecco Rosé, per un totale di 20 milioni di bottiglie commercializzate in Italia e all’estero.
<<Il Prosecco Rosé DOC sarà la punta di diamante dei prosecchi firmati Bosco del Merlo>> afferma Francesca Paladin. <<Prodotto nel rispetto dell’impegno aziendale nel sostenere progetti di utilità sociale e ambientale, risponde pienamente ai parametri della filosofia aziendale della “4V” (Vino, Verde, Vite e Vita) a dimostrazione dell’attenzione dedicata non solo alla salute del proprio territorio, ma anche a quella di chi lo abita>>.
Curioso l’abbinamento con piatti vegetariani e vegani come quelli suggeriti da Chiara Canzian, vegan food blogger e scrittrice. Una torta salata con patate e porcini o un’insalata di finocchi, arance, pomodorini secchi e mandorle si sposano perfettamente a questo vino che, come evidenziato dalla sommelier e wine blogger Giulia Sattin, si distingue per la sua eleganza e freschezza e per l’armonia con cui le note agrumate tipiche della Glera si fondono con la persistenza del Pinot Nero.